FURTI SULLA SCACCHIERA
(by Luigi Lain)
Allarme criminalità, record di furti al torneo lampo.
Desta preoccupazione l'ondata di crimini registrata al recente torneo lampo sociale, dove si è registrata un'autentica escalation di furti, scippi e rapine a mano armata. Indignazione e rabbia le reazioni della gente. "Guardi, uno scandalo" dice Leone G. "Io faccio questo torneo da più di 20 anni, e non avevo mai visto niente del genere. Pensate che io avevo una torre abbondante in più contro il mio arcirivale, e prima ho perso un pezzo, poi una qualità, e infine mi sono beccato perpetuo. Questi giovani non hanno più valori".
Gli fa eco Luigi L. "Io non capisco questa gente senza vergogna. Quando hai partita persa, la cosa dignitosa da fare sarebbe abbandonare, riconoscendo onorevolmente la superiorità dell'avversario. Si, magari puoi rubare un punto, ma cosa hai guadagnato? cosa hai dimostrato? In cuor tuo saprai sempre che stavi perdendo, e che la tua vittoria è una menzogna. Almeno, questo vale quando sta perdendo il mio avversario; quando sto perdendo io, il furto è una forma d'arte e il premio per ingegno e perseveranza dimostrati di fronte alle avversità."
Toccante la testimonianza di una vittima, Enrico D. "Avevo un pedone in più, passato, in seconda traversa. Le case chiare erano mie, avevo batterie di matto in g2 con donna e alfiere. Avevo un minuto contro venti secondi. E poi... E poi..." continua, con voce rotta dall'emozione "quel re mi è sgusciato fra le dita. Ho dovuto accontentarmi di un finale di alfieri contrari con un pedone in più. E poi ho perso due pedoni. E infine ho perso per il tempo. Cospargere i re di sapone dovrebbe essere contro il regolamento".
"Io prima del torneo avevo chiesto, ma Marchetti perché lo chiamano giuda?" riprende Luigi L. "E mi hanno risposto: quando ci giocherai contro, capirai. E accidenti se ho capito. Però giuda era un traditore, non un ladro. (n.d.r. :Giuda è Giuda, punto! non ruba solo per se, ma ogni scacchiera a cui si avvicina inserisce una coltellata spettrale alla schiena di qualcuno e rende la partita un crimine contro la decenza ).
Non tardano le reazioni della politica. L'ala grillina insiste nel chiedere le dimissioni del presidente e di tutto il direttivo "La solita cricca è al potere da decenni, ed è stata incapace di impedire che questo accadesse. Se ne devono andare". Critica anche l'ala leghista: "l'Europa ci impone di aprire il circolo scacchistico a chiunque, ed ecco i risultati: giovani che vincono a destra e a manca e diventano immeritatamente campioni sociali lampo.Se ci fossimo alleati con la Russia, avremmo potuto fare un torneo a porte chiuse, e se a qualcuno non andava bene lo si avvelenava col polonio e fine del problema".
(n.d.r. :Luigi ha vinto , e..... paradosso assoluto,... deve ringraziare Giuda che all'ultimo turno sbilancia la sorte in una partita che non ha spiegazioni sensate se non si crede a stregoneria o realtà malvagie metafisiche di qualche sorta )
La maggioranza incolpa il governo precedente e promette una serie di riforme sociali per rieducare questi ladri in membri produttivi del circolo.
Ma non tutti sono d'accordo. Paolo L., padre di uno dei ladri più attivi, contrappone una visione improntata al darwinismo sociale e alla deregulation in nome della competitività: "chi perde ha sempre torto, questa è la regola", commenta lapidario al figlio che si vergognava dei suoi atti.
Il dilemma è sempre aperto; è giusto rubare le partite? Oppure l'arbitro dovrebbe assegnare la sconfitta d'ufficio quando lo svantaggio supera il pezzo? Il dibattito si fa sempre più acceso.