CIG 2017 - CHIANCIANO, L'ACUTO DI ZAN

Ma come è arrivato il nostro "Sampei" (pare che da piccolo lo chiamassero così per via della  sua passione per la pesca) a 5.5 punti e mezzo su 7, con una  variazione elo positiva di quasi 3K e una performance sui 2100?  Ha pescato una sardina dietro l'altra? Non mi rimaneva che chiederglielo al suo ritorno.

IL TORNEO DELLO ZAN
Dopo due agevoli vittorie ("entrambe uno schifo totale"), il vero torneo di Enrico inizia al terzo turno contro Marco Zenari, un giovane molto promettente che nel suo albo d'oro vanta già due vittorie contro di me. La partita è trasmessa in diretta, e lo Zan, con indomito spirito, si getta all'attacco sacrificando il pedone f5. Riconoscerà più tardi che per tutta la partita era convinto di essere a pedoni pari, per cui la patta finale  va archiviata come positiva. Molto buona anche la patta  successiva contro il CM Esposti, che finirà terzo assoluto. Il quinto turno è il classico episodio di fortuna senza la quale non si fa strada. Una serie di improbabili giustificazioni -"ero stanco, avevo  mal di testa, mal di pancia" e chissà cos'altro- e il nostro si ritrova con un pedone centrale in meno senza compenso. Per fortuna l’occhio tattico da triglia di Enrico è sempre all’erta, e una svista  dell’avversario gli permette una combinazione “a naso”  coi pezzi bianchi che, da soli, decidono di dare matto al Re avversario.   Contro Leonardo Loiacono una apertura che in sede di analisi ha fatto rabbrividire il GM Dvirny viene poì ribaltata da  un attacco inesistente, che mette  comunque  sulla difensiva l’avversario facendogli perdere ogni vantaggio.
La settima partita è stata davvero  la migliore di tutte. Contro il CM D’Urbano Enrico ha dato spettacolo con un attacco ben orchestrato che solo Stokfish, forse, poteva parare.
Nella partita decisiva contro Di Benedetto lo Zan  si era preparato “ben  un’ora e mezza” per giocare l’attacco Marshall, ignaro del fatto che è stato scritto un libro per ogni mossa dall’ottava in poi. Per fortuna (sua) il bianco ha presto deviato e la partita ha preso una forma del tutto originale. Sotto di un pedone Enrico si è permesso il lusso di proporre patta, sdegnosamente rifiutata dal suo saccente avversario che poi ha convertito il vantaggio nel punto intero.  Sciupata l’occasione, un normale calo di tensione lo ha fatto malamente perdere all’ultimo turno, con furibonda incazzatura. E’ un peccato perché ci ha lasciato 1K, ma il torneo dello Zan è stato comunque splendido.

VAI COL LISCIO
Del torneo di  Vittorio Casalini le mie fonti non mi hanno detto molto. Ha concluso con 5 e mezzo su nove  recuperando nel finale, ma certo non è questo il risultato che ci si aspetta da un ragazzo serio e forte come lui.  

Andrea Gennari invece si è proprio divertito.  Quell’  “asociale” , sempre al telefono con non si sa chi (Andrea mi devi un gelato!) è il giocatore ideale: contento quando vince, indifferente quando perde. Di lui si ricorda una diretta live al secondo turno persa in un finale di torri con un pedone in più. Ma circolano anche un formulario con una sua patta con torre e quattro pedoni in meno e soprattutto un  video ormai diventato virale.

Osservate come Andrea, in ciabatte,  con il suo orecchio musicale sviluppato in ore e ore di ascolto di “Madamina il catalogo è questo” si muova con sempre maggior disinvoltura e sia ormai pronto al ballo con la bella di turno, a  differenza  dei due salami che lo riprendono.