Al torneo di Arco (TN) ottime prestazioni di Sergio Giuriato e Giuseppe Rizzo

 16 – 24 ottobre 201032° Festival Scacchistico Internazionale Open Città di Arco
16 – 24 ottobre 2010

(relazione a cura di Sergio Giuriato)

Dopo aver ottenuto risultati insoddisfacenti nei tornei di Oberwart e Spilimbergo, al prestigioso torneo di Arco mi sono riscattato giocando buone partite e ottenendo risultati più che soddisfacenti.

Al primo turno ho incontrato un giocatore più debole, Giorgio Vaccari, di Rovereto, Elo 1613, che con il Nero ha scelto un'apertura poco conosciuta, inferiore ma ricca di insidie per il Bianco che non la conosca. Per sua sfortuna io la conoscevo e dopo aver occupato il centro ho preso l'iniziativa e vinto bene.

Al secondo incontro ho giocato col Nero contro Matthias Kierzek, tedesco che pur avendo un punteggio Elo non eccezionale, 2145, l'anno scorso si è piazzato fra i primi con 6 punti su 9, davanti a molti maestri internazionali e Fide. L'incontro è stato ricco di emozioni e si è concluso in parità.

Al terzo turno ho pattato con il Maestro altoatesino Atto Billio.

Dopo tre turni avevo ottenuto 2 punti e ottime patte contro giocatori sulla carta molto più forti di me.

Al quarto turno però ho commesso l'unico passo falso. Il mio avversario, Enrico Gardini di Genova, sulla carta era più debole, e con i neri ho prima pareggiato facilmente il gioco e poi preso l'iniziativa, ma mentre stavo attaccando mi sono fatto incastrare un pezzo e ho perso.

Non tutto il male viene per nuocere, perché al quinto turno ho incontrato una leggenda, Ulf Andersson (Elo 2566), che a causa di problemi di salute aveva dato forfati in due partite. Andersson concluderà il torneo con 6 vittorie su 6 partite giocate e tre sconfitte a forfait. A cavallo fra gli anni '70 e gli '80 Andersson era, con l'olandese Jan Timman, il miglior giocatore non sovietico e fra i primi 10 al mondo. La sua tecnica di gioco nei finali è di livello eccezionale. Nel 2011 uscirà un libro sulla strategia scacchistica basato sull'analisi delle sue partite.
Gioco una partita ordinata, che perdo con molto onore dopo tre ore di gioco, sconfitto non da errori banali ma dalla tecnica immensa di questo grande giocatore. Qualche volta è bello anche perdere se si ha l'occasione di giocare con un grande dello scacchismo mondiale.

Giuriato-AnderssonGiuriato-Andersson

Il mio torneo è ricominciato al sesto turno, quando con i neri ho liquidato con energia Giovanni Maddaloni, di Roma, Elo 1801.

Seguono due patte con forti giocatori: Fritz Maurer, svizzero, Elo 2156, al settimo turno; Karl Hans, svizzero, Elo 2211 all'ottavo turno. Quest'ultima è stata la migliore partita che io abbia giocato nell'intero torneo.

Concludo il torneo accettando la patta che Nicola Pegoraro mi offre subito dopo l'apertura, una complicata Olandese variante di Lenigrado.

Finisco al 61.mo posto, con una performance di 2047.

Il torneo di Giuseppe Rizzo

Giuseppe Rizzo ha iniziato bene, con due vittorie nella seconda e terza partita, ma poi ha infilato una serie di 4 sconfitte consecutive, compensando alla fine con una patta e una vittoria negli utlimi due turni. Pur pagando il cambio di repertorio d'apertura, soprattutto con i pezzi neri, Giuseppe ha realizzato una tranche valida per l'Elo Fide di 1861 punti, e a gennario otterrà la promozione alla prima categoria nazionale con un punteggio di ingresso di 1835.

 Sul sito del torneo si trova la classifica finale.