La nostra squadra under 16 è settima in Italia!

Bravissimi i genitori che non solo hanno supportato logisticamente la squadra ma l'hanno seguita con passione e soffrendo insieme al capitano.

Prima dell'inizio del secondo turno è stato osservato
un minuto di silenzio in ricordo di Enrico Beretta
Alessio chiede patta in posizione inferiore, e Bruno arriva a pattare la partita: le prime due scacchiere hanno fatto quello che potevano. Al solito Samuele mette il turbo negli ultimi 5 minuti ed esaspera la pressione psicologica sul suo avversario che non vede più scendere quel maledetto orologio e che con un pedone in più sembra dover vincere ma finisce in posizione apparentemente pattabile, chiede patta ma ovviamente non la ottiene. Si continua a giocare e 2 mosse dopo si fa incastrare e prende matto ! La squadra esulta…è pari con una delle più forti. (2-2)
- del settimo posto finale ottenuto partendo decimi come media Elo della squadra;
- dei risultati ottenuti con la seconda, la terza e quarta classificata che avevano tutte in ogni scacchiera giocatori con punteggio Elo superiore al nostro ma con le quali abbiamo realizzato un punto e mezzo su tre;
- della qualità sia del livello di gioco sia dell'impegno agonistico, anche nelle partite che abbiamo perso.
Le impressioni di un genitore
di Dario Della Sala
Ero un po' preoccupato che i ragazzi in gruppo sfuggissero alle regole; invece sono stati bravissimi: avevano il loro "covo" dove sfogarsi e sono andati d'amore e d'accordo anche nei momenti che potevano presentarsi di maggior tensione (quando abbiamo perso) e che poi di fatto non lo sono stati. Stanno maturando.
L'albergo era davvero carino, tenuto bene, gestito professionalmente e vicinissimo alla sala in cui si disputavano le gare.
Note semitecniche di un non tecnico
Alessio: bravissimo, il suo talento non si discute e si aspetta solo che arrivi a CM.
Bruno: l'ho visto decisamente più maturo rispetto all'anno passato e molto attento ai problemi del gruppo (essendo il più "anziano"). Ormai gioca zemanianamente senza timori reverenziali e credo che sia in forte crescita.
Jacopo: data la giovane età, è quello che ha più possibilità di esplodere.
Samuele: un diesel per un'ora e più di gioco; poi si libera mentalmente dei vincoli temporali e dipana finalmente il suo gioco. Lo vedo in netta crescita: deve acquisire consapevolezza nei suoi mezzi.
Gianluca: ha più fiducia e finalmente sta giocando con minori timori reverenziali.
Andrea: pare poco, ma il suo contributo lo ha dato eccome. Sempre vicino alle scacchiere nei primi minuti di gioco, sparring parter in sala analisi della riserva di turno, staffetta attenta tra genitori e direzione tecnica. Ha fatto comunque un'esperienza che gli sarà utile in futuro, perché ormai conosce l'ambiente e non avrà alcun problema di ambientamento.
Leone: ha semplicemente fatto benissimo ciò che andava fatto. Allenatore, psicologo, padre, amico: cos'altro gli si poteva chiedere?