LAMPO (IM)MORTALE

Ai tempi degli abbruttiti del BAR (ormai parlo degli anni novanta), guardavo con  curiosità questi spingitori di legni, disposti a divorarsi per un caffè vinto nel giro. Ho sempre creduto che giocare a scacchi a lampo fosse una cosa per vecchi relitti, ormai incapaci di tenere la concentrazione per più di trenta secondi, giocatori di canasta convertiti agli scacchi, incapaci di assaporare una analisi approfondita e vissuta nei tornei importanti.

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